Nella mitologia greca Plutone (l’invisibile) oscilla tra il sacro e il distruttivo. Egli è il figlio di Cronos e Rea, fratello di Zeus e Poseidone. L’ambivalente dio è circondato da un grande mistero.
Le anime dei trapassati sono votate alla sua sovranità ma anche alla sua collera.
Egli detta la legge della Morte con il capo coperto da un casco di pelle di cane che lo rende, appunto, invisibile. In lui sopravvivono due uomini, l’uno benefico e l’altro malefico.
Nel mito, Plutone è Ade che rapisce Persefone (la Proserpina romana), trascinandola negli inferi per amore; ciò causa la follia di Demetra, sua madre. In fondo agli inferi Plutone non ha rinunciato all’amore e quando si innamora di Proserpina la seduce con un tranello.
Fa sbocciare ai suoi piedi un bellissimo narciso e quando Proserpina si china per raccoglierlo, un baratro sotto di lei la inghiotte. Plutone la rapisce trainandola su una carrozza infernale condotta da sei coppie di cavalli nerissimi.
Anche nel mito nessuna ragazza si invaghisce dell’uomo dolce e gentile, semmai del solito bruto affascinante che la nutre di passione e di ansie. Plutone rappresenta il potere occulto, dionisiaco e tribale. (stop)
Troviamo la sua personificazione nel Mefistofele del goethiano Faust, pronto a tentare in cambio dell’anima e poi ancora in Eros e Thanatos in lotta tra istinto e ragione. La storia del mito infernale si presta per analogia a rappresentare le condizioni sentimentali di molte donne del nostro tempo. Sembrerebbe che il mito sia ormai l’unico teatro possibile per l’amore perché un amore che dura una vita e partners che invecchiano insieme sono binomi rari, tanto, da risultare un’anomalia. I rapporti d’amore odierni, rivelano subito insidiose contraddizioni soprattutto quando si passa dalla teoria alla pratica.
L’accadimento imprevisto che sconvolge al cospetto di un altro, ha in sé un’inevitabile violenza, perché l’intera realtà si spezza mentre al suo posto compare un’altra scena, un nuovo universo che “sembra” contenere il concetto di eternità. Al punto limite si arriva quando un altro è origine della gioia e diventa il centro dell’attenzione, creando uno stato di bisogno o di dipendenza. Solo i poeti riescono a descrivere questo stato mentale. Il coinvolgimento intenso fa evocare a Pavese la morte “Sei la vita e la morte”, a Novalis la solitudine a due “Si è soli in compagnia di tutto ciò che si ama”, scrive riferendosi all’intensità amorosa che lo denuda. Evidentemente l’amore lega, unisce, fonde, fa combaciare non solo gli individui ma anche i loro lati ombra. Lo testimoniano molti romanzi, film e drammi che si sono ispirati a storie in cui l’amore malato ha portato alla luce elementi nascosti e sconosciuti nelle personalità degli interessati. Di amori complicati è piena la letteratura. Tralasciando per un attimo gli amori dei miti o delle celebrità viene da chiedersi come si innamorano le persone comuni del nostro tempo. Ci si innamora un pò ovunque, nelle scuole, nei bar, nelle discoteche. Ma c’è un luogo in cui il mito infernale si aggira tra proposte indecenti e spacciatori di sogni: si chiama web.
Chat, facebook, badoo, messenger, segnano l’inizio di molte relazioni. Tutto è più libero e quindi la fissazione della libido ha meno probabilità di diventare un dramma (come un tempo), anche se i nuovi metodi di approccio hanno comunque le loro insidie.
E mentre alcuni testi di psicologia, descrivono le ricorrenti fenomenologie dell’esperienza amorosa ricollegandosi alle esperienze del bambino: le ambivalenze e le contraddizioni dell’umano si mescolano a storie vissute sotto il segno dell’assenza, tra fantasia e realtà, tenerezza senza dialogo e accoppiamenti senza pelle.
La vecchia estasi dei nostri nonni al cospetto di una caviglia esposta 70 anni fa, entra in altre dimensioni in cui si possono cambiare corpo, pelle, vita, identità e sesso.
Dove? Per esempio in Second life, è un mondo virtuale - un ambiente tridimensionale online dato da una simulazione elettronica, i cui contenuti vengono creati e sono posseduti dai suoi stessi abitanti che vengono rappresentati tramite degli avatar, personalizzabili in maniera illimitata. Per accedere a Second Life è necessario creare un account e scaricare il programma da utilizzare. All’interno di questo spazio online, tridimensionale, persistente e in continua crescita, si può agire, creare o diventare chiunque. Gli strumenti inclusi permettono di creare praticamente qualsiasi identità in tempo reale e in collaborazione con gli altri utenti.
L’avatar è una sorta di corpo digitale che permette una completa identificazione. Gli utenti possono vagare liberamente in un ambiente 3D aperto al mondo dell’immaginazione. Inconsapevolmente edifichiamo “realtà” - solo apparentemente protettive - trincerandoci dietro false convinzioni e iniziando così, ad amare l’invisibile.
La cantina selezionata nel
mese corrente e'
Fattoria "Villa Ligi" di
F.Tonelli .
Nella provincia di Pesaro Urbino e precisamente a
Pergola in Via Zoccolanti 25/A, questa azienda conta
importanti riconoscimenti a livello nazionale. La
filosofia dell'azienda e' "Crediamo
profondamente nelle virtù di un vino, capace di
raccontare con estrema sincerità le caratteristiche di
un territorio. Vino è sinonimo di arte; arte come mezzo
di comunicazione di tipicità e tradizione capace di far
sognare e suscitare ricordi.
Questi valori ci accompagnano da tanto tempo, di
generazione in generazione, in questo antico mestiere
che per caratteristiche intrinseche non abbandoneremo
mai. La nostra attività vitivinicola, oramai quasi
centenaria, è contraddistinta da un attaccamento
inscindibile alla tradizione ed in tempi ultimi
all’innovazione, necessaria per ottenere il massimo,
ricercando il perfetto equilibrio tra gusto e colore,
tra bouquet e retrogusto.
La nostra realtà agricola percorre costantemente e
ciclicamente ogni anno gli stessi eventi che
puntualmente ci coinvolgono sensibilizzandoci ogni
giorno di più verso il prodotto finale, il nostro vino,
attraverso la passione per il territorio, la natura, le
persone che ci accompagnano. E’ un processo che non
richiede tempi lunghi né brevi, ma tempi naturali,
quelli necessari per ottenere un lavoro ben fatto.
E’ con tale dedizione e passione che ci rivolgiamo a
quanti condividono il nostro pensiero, il nostro vino,
per condividere attimi unici ricavati da piccoli gesti
come quello di sorseggiarlo in un calice."
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