VI Giornata del Contemporaneo, Assemini (CA) 9-15 ottobre 2010
Dal 9 al 15 ottobre 2010, Assemini (CA) avrà il piacere di ospitare una mostra intermediale sulla Drammaturgia delle Arti in occasione della VI Giornata del Contemporaneo promossa dall’AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Partecipa alla mostra l'Associazione Culturale Intermediale ARKA (H.C.E.) di Assemini, nell'ambito del progetto originale InterAzioni Project 2010. Le molte proposte (arti visuali, cortometraggi, videoproiezioni, fotografia, progetti d'arte multimediale, riflessioni critiche, spazi sonori), curate dal Teatro Arka anche in collaborazione con la FEDIC (Federazione Italiana Cinema e Cineclub), vengono presentate in contemporanea con le altre attività nazionali per questa sesta importante Giornata del Contemporaneo.
Tra gli artisti partecipanti troviamo: Simona Toncelli, Gianni Atzeni, Francesca Pili, Robert Serra, Pao/Kao, Angelo Aresu, Annalisa Achenza, Matteo Campulla, Diego Dall’Ara, Davide Ligas, Alberto Picciau, Roberto Montis, Matteo Tauriello, Cristian Uccheddu, Emanuele Massessi, ZetaMax.
Tra i diversi contributi audio-visuali in esclusiva, durante tutta la durata della mostra vengono videoproiettati in Hi-Fi stereo:
- "VideoVibe" - Art, Music and Video in the UK (in collaborazione con The British School at Rome).
Si tratta di una parte speciale, realizzata in collaborazione con il British Council e la British School di Roma (Contemporary Arts Programme), dedicata alla ricerca che il Teatro Arka sta conducendo circa il rapporto tra Suono ed Immagine, nel teatro, nel cinema, nella musica ed, appunto, nella videoarte.
Partendo dal videoclip del grande regista inglese Derek Jarman per The Smiths (1985), attraverso Chris Cunningham (per gli Aphex Twin) e Damien Hirst (per i Blur), si approda ad alcune tra le migliori esperienze riguardanti il connubio tra la ricerca sull'immagine elettronica e la musica con Alison Murray (Kissy Suzuki Suck, 1992), Mark Dean (Goin' Back x 32 + 1, 1997), Sarah Miles (Amaeru Fallout, 1998) e Clio Barnard (Dirt and Science, 2000) con le musiche di Michael Nyman.
- "Mario Schifano Tutto" – di Luca Ronchi (ITA, 73 min.)
Il primo ed unico film completo su Mario Schifano, uno degli artisti più amati e conosciuti (e falsificati) del ventesimo secolo. È stato fatto e voluto dalle persone, donne ed uomini, che con lui hanno vissuto e lavorato, da chi lo ha amato, seguito, sopportato.
Costruito con materiali inediti provenienti dall’archivio privato di Mario Schifano, spezzoni di interviste, videoclip, è un tentativo di cogliere per la, prima volta il lato intimo di un artista “irregolare” in un viaggio nel tempo con i pittori della scuola di Piazza del Popolo.
Non un film “su” ma “con” Schifano. Appena entrati ci si trova immersi in quegli anni irripetibili di eccessi e creazione, trascinati dal vortice intelligente e per nulla pacificante della sua energia che ci lascia, alla fine, storditi e arricchiti.
Ci resta la coscienza che, oltre la fama, oltre la diffusione del suo segno inconfondibile, oltre i flash parassiti della cronaca mondana, Schifano è artista che ancora dobbiamo scavare, godere, studiare.
- "La Voce Stratos" di Luciano D’Onofrio e Monica Affatato (doc., ITA, 2009 - durata 107')
“La voce Stratos” è un completo documentario, che riproduce per la prima volta filmati di repertorio familiare di Demetrio Stratos, restituisce la pienezza di un artista che, lo veniamo scoprendo in questi anni, è stato uno dei più grandi “musicisti della voce” del Ventesimo secolo.
Demetrio Stratos ha attraversato come una cometa luminosa la scena della musica italiana ed europea degli anni sessanta e settanta, lasciando una traccia indelebile nei suoi fan e nelle decine di musicisti che lo hanno seguito. La sua morte inaspettata nel 1979, a soli trentaquattro anni, lasciò un vuoto mai più colmato nel mondo della creazione artistica italiana.
Stratos è stato figura politica, interprete di un movimento rivoltoso e fantasioso, che ha trovato il suo culmine nei concitati mesi del 1977 appena prima che tutto si trasformasse in violenza.
Le sue canzoni, titoli come Gioia e Rivoluzione, Elefante Bianco, Luglio, agosto, settembre (nero) senza minimamente concedere alle facili melodie della canzonetta italiana, sono diventati per una generazione inni di impegno e di vita.
Come nessun altro vocalist ed autore di canzoni italiano, Stratos ha saputo imprimere alla sua arte (ed alla sua leggendaria vita) il senso del tempo, la misura della storia che correva nelle strade delle città europee di quegli anni.
Direzione Artistica: Massimo Zanasi
Direzione Organizzativa: Paola Cao
L’evento è presente anche su facebook:
http://www.facebook.com/event.php?eid=158478400844104&ref=nf
Info:
InterAzioni Project 2010 SPAZIO ARKA
via Tevere, 47 - ASSEMINI (CA) Sardegna – Italia
paolacao@tiscali.it
dal 9 al 15 ottobre 2009 – ore 18:00>20:00 ingresso libero - lunedì chiuso
La cantina selezionata nel
mese corrente e'
Fattoria "Villa Ligi" di
F.Tonelli .
Nella provincia di Pesaro Urbino e precisamente a
Pergola in Via Zoccolanti 25/A, questa azienda conta
importanti riconoscimenti a livello nazionale. La
filosofia dell'azienda e' "Crediamo
profondamente nelle virtù di un vino, capace di
raccontare con estrema sincerità le caratteristiche di
un territorio. Vino è sinonimo di arte; arte come mezzo
di comunicazione di tipicità e tradizione capace di far
sognare e suscitare ricordi.
Questi valori ci accompagnano da tanto tempo, di
generazione in generazione, in questo antico mestiere
che per caratteristiche intrinseche non abbandoneremo
mai. La nostra attività vitivinicola, oramai quasi
centenaria, è contraddistinta da un attaccamento
inscindibile alla tradizione ed in tempi ultimi
all’innovazione, necessaria per ottenere il massimo,
ricercando il perfetto equilibrio tra gusto e colore,
tra bouquet e retrogusto.
La nostra realtà agricola percorre costantemente e
ciclicamente ogni anno gli stessi eventi che
puntualmente ci coinvolgono sensibilizzandoci ogni
giorno di più verso il prodotto finale, il nostro vino,
attraverso la passione per il territorio, la natura, le
persone che ci accompagnano. E’ un processo che non
richiede tempi lunghi né brevi, ma tempi naturali,
quelli necessari per ottenere un lavoro ben fatto.
E’ con tale dedizione e passione che ci rivolgiamo a
quanti condividono il nostro pensiero, il nostro vino,
per condividere attimi unici ricavati da piccoli gesti
come quello di sorseggiarlo in un calice."
- .....
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